martedì 27 novembre 2012

Bioedilizia

Costruire edifici dove la famiglia deve passare la maggior parte della propria vita, a mio avviso è un compito molto complesso ma non per questo da sottovalutare. Spesso nel costruire nuove costruzioni non si tiene in debita considerazione le primarie necessità abitative : Salubrità, Comfort e Benessere.
Ogni individuo trascorre mediamente 80-90% del suo tempo in luoghi chiusi (casa, scuola, ufficio). Le attuali tecniche costruttive puntano al cemento armato. Si ritiene, questa tecnica, dannosa per la salute a causa della igroscopicità del cemento armato e del conseguente rilascio di umidità; l'armatura metallica usata interrompe il campo elettrico naturale, creando il famoso effetto denominato “gabbia di Faraday”, fenomeno che sembra all'origine di numerose malattie degenerative.

L'Organizzazione Mondiale per la Sanità ha rilevato che l'inquinamento “indoor” è causato principalmente dalle moderne tecniche di costruzione (vedi: allergeni indoor, Sindrome dell’Edificio Malato, espressioni del Disagio Somatizzato, ecc.) ed in particolare modo le cause di questi malesseri sono da attribuirsi alle emanazioni provenienti da materiali isolanti artificiali, dai rivestimenti sintetici di pareti e di soffitti.

Invece di mettere al centro il profitto puro, che notoriamente segue schemi differenti, a mio avviso illogici, cinici e privi di Etica, la Bioedilizia mette al centro l’individuo ed il suo benessere abitativo, il rispetto dell'ambiente e la tutela delle risorse naturali, 
la salute e la salubrità degli ambienti.

Mediante l'attenta valutazione di ogni singolo materiale da utilizzare, gli accostamenti degli stessi, la valutazione dell'ecosostenibilità, della L.C.A., delle immissioni di CO2, si punta a progettare Edifici traspiranti, obbiettivo, questo, facilmente raggiungibile con l'uso di materiali naturali e riciclati che, oltre a garantire la traspirabilità, consentono una forte riduzione delle immissioni di CO2 grazie alle loro proprietà di isolamento termico ed acustico, alla loro inerzia termica, all'assenza di sostanze inquinanti, alla loro riciclabilità.

Le nuove leggi stanno puntando alla riduzione della dispersione termica in edilizia, ma servirebbero molti altri strumenti non solo legislativi, penso a strumenti finanziari, realizzati appositamente, in particolar modo per la Riqualificazione Energetica del patrimonio immobiliare privato e pubblico esistente.

Jupa


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